Negli ultimi anni la tecnologia ha avuto una crescita impressionante ed è stata (e sarà) fondamentale anche per salvare vite umane.
La tecnologia è diventata ormai parte integrante della nostra vita ed è fondamentale sia per cose tra virgolette minori sia per alcune cose prioritarie, come salvaguardare la nostra salute. Insomma ogni anno arrivano nuove importanti scoperte che non fanno altro che aiutarci, l’ultima ha davvero dell’incredibile.
Nelle ultime ore è stata annunciata la nascita del primo drone dottore. Un evento straordinario e destinato a restare fermo nella nostra immagine collettiva, ovvero la nascita del primo drone-dottore. L’azienda sanitaria Asst Franciacorta – come riporta TgCom – ha annunciato ai media: “E’ una data destinata a restare impressa nella storia” e il test è stato fatto sul Lago d’Iseo, nel Bresciano.
Un progetto tutto lombardo e il cui obiettivo è utilizzare un drone che possa trasportare fino a 5 chili di materiale sanitario e in grado di volare a una velocità pari a 100 chilometri orari. Inizialmente è stato fatto solo una simulazione, poi è avvenuto il primo volo e parliamo di un nuovo modo di fare medicina, sempre aiutando il prossimo. La tecnologia è sempre più utile alla medicina e negli ultimi anni sono stati fatti ‘passi da gigante’, andiamo a vedere fin dove può arrivare.
Regione Lombardia, grande successo nel mix tra medicina e tecnologia
Questo progetto è cominciato ufficialmente nel 2024 ed ha come obiettivo quello di portare l’isola ad essere un luogo dove sviluppare modelli organizzativi e di telemedicina con un nuovo approccio per risolvere l’emergenza sanitaria. Il drone è il primo ma l’obiettivo è portarne in uscita tanti altri che possano aiutare il maggior numero di persone possibili.
Il sindaco di Palazzolo sull’Oglio, paese in provincia di Brescia, ha chiarito l’importanza di questo nuovo strumento svelando: “Si tratta di un progetto sperimentale che dimostra come l’innovazione possa integrarsi con i servizi sanitari, aprendo cosi nuove prospettive per l’assistenza territoriale e soprattutto per la telemedicina, che speriamo possa fornire un grosso aiuto alle nostre comunità”.
Poi ha proseguito concludendo: “L’obiettivo è garantire innovazione, sicurezza e attenzione anche ai territori più isolati, e cogliamo l’occasione per ringraziare tutti gli attori coinvolti, a partire da istituzioni, aziende, professioni sanitarie e autorità locali che hanno reso possibile questo progetto”. Insomma è un progetto in rampa di lancio e ci sono tante opportunità.